Cooperazione, dialogo e lezioni all’aperto. La scuola secondo il metodo Freinet

Nei percorsi educativi dovrebbe essere obbligatorio stringere un rapporto con la natura

metodo Freinet scuola

Dalle lezioni all’aperto al confronto collettivo degli elaborati. Il metodo Célestin Freinet fondato sul concetto di scuola democratica. 

Lo studente come soggetto attivo, da rispettare nei suoi bisogni, e il cui apprendimento avviene attraverso l’esperienza e a contatto con la realtà esterna. Si tratta di uno dei presupposti del movimento delle “scuole nuove”, una corrente di pedagogia affermatasi in Europa occidentale e negli Stati Uniti tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Tra i principali esponenti l’educatore Célestin Freinet, nato da una famiglia contadina a Gars, un paesino delle Alpi marittime francesi.

Sin da piccolo alternò lo studio con il lavoro nei campi e al pascolo per aiutare la famiglia. Ecco perchè la sua è una pedagogia volta al riscatto sociale degli alunni più poveri e provenienti dai contesti più umili.

L’obiettivo è quello di rovesciare la gerarchia insegnante-allievo. Fondamentale è la cooperazione tra i ragazzi e i docenti, la volontà di educare e insegnare ai ragazzi attraverso un percorso naturale e “a tentoni” (tâtonnement, in francese). Si tratta di un apprendimento che si realizza attraverso l’esperienza, la collaborazione con i compagni e una revisione collettiva degli errori.

L’insegnante deve saper valorizzare gli interessi individuali dell’allievo, stimolarlo e accettare i suoi tempi di apprendimento. Da qui il concetto studente come soggetto attivo, da rispettare nei suoi bisogni ed esigenze. Il bambino quando arriva a scuola porta con sé esperienze da valorizzare.

Tra le altre tecniche collaudate da Freinet c’è quella del testo libero, un tema scelto dagli allievi  per un elaborato tra i quali, dopo una lettura collettiva, viene scelto, corretto e stampato il migliore. Ma anche quella delle lezioni all’aperto, a stretto contatto con la natura.  Nei percorsi educativi dovrebbe essere obbligatorio stringere un rapporto con il verde, fondersi con l’ambiente circostante, creare spazi della città aperti dove studenti e studentesse di tutte le età possano circolare lontani dal caos cittadino.

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