La prima bicicletta che si ricarica pedalando

Il progetto 'Bike + di Zehus' è stato realizzato in collaborazione con il Politecnico

Bike + di Zehus

Che le città dell’Occidente abbiano ogni giorno di più bisogno di ridurre le emissioni inquinanti che fino a oggi le hanno caratterizzate è un dato acquisito. Che a ogni singolo sia richiesto un impegno per migliorare la vita propria e di tutti è ormai un fatto certo. E che un punto di partenza importante, per mettere a segno il punto, sia il ripensare la mobilità è occasione di innovazioni anche nell’ambito del trasporto urbano.

Il made in Italy del Politecnico

Fedele alla sua formazione e tradizione, un team di ex-alunni del Politecnico di Milano – raccoltasi nel programmatico Zehus (Zero Emission Human Synergy), ha con la sua spin off progettato un sistema integrato per bici elettrica a pedalata assistita, che non necessita di ricarica, poiché riesce a immagazzinare l’energia prodotta quando si pedali in discesa, in frenata o pedalando all’indietro. Questa energia viene poi rilasciata per la pedalata in fase di partenza e al momento di eventuali salite, evitando dunque di rendere troppo faticoso l’uso di questa virtuosissima bicicletta.

L’idea realizzata

Il progetto Bike + di Zehus ha dunque il suo “segreto” alloggiato in un hub nel mozzo posteriore, con batterie, sensori e motori dal peso davvero ridotto, visto che raggiunge appena i 3 chili. L’idea degli Alumni del Politecnico e del team di ricercatori che hanno lavorato con loro (Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria) è nata cercando un’analogia efficace tra i motori termici delle automobili e quello termico dell’uomo. Un’intuizione che ha appunto condotto a riprodurre il meccanismo che consente all’energia del motore umano di accumularsi ed essere restituita quando questo si trovi in situazioni di fatica o difficoltà. E la bicicletta può essere collegata allo Smartphone tramite Bluetooth.

Bike + di Zehus

Motore sì, ma ibrido

Il motore ibrido Bike+ di Zehus, che ha già un suo mercato avviato, viene solitamente montato sul mozzo della ruota posteriore e consente di liberarsi (non soltanto nei giorni di sole) degli automezzi e contribuisce a rendere più vivibile la città e le sue strade meno trafficate. Per quanti volessero “convertirsi” a questo sistema ecosostenibile tante sono le partnership avviate da Zehus con costruttori italiani e stranieri, che hanno così allargato i loro listini al vivace mondo dell’e-bike.

 

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