Mogol, tra poesia, musica e suggestioni naturali

I sogni e le ispirazioni di un artista che ha segnato le tappe fondamentali della musica leggera italiana

mogol e battisti

Il confine con la poesia è troppo labile quando si parla delle parole musicate di Giulio Rapetti, in arte Mogol. Una carriera che definisce le tappe fondamentali della musica leggera italiana, sodalizi artistici storici, verso la definizione di un immaginario tipico di quella bella cultura musicale italiana dove tutto ruotava intorno a semplici affetti: l’amore per una donna, piccoli attimi quotidiani e il sogno di immergersi in una natura forte e potente.

 

Ecologia e natura. Tema caro a molti musicisti. Ci spieghi la sua personale visione di questo concetto.

L’ecologia non è mai stata semplicemente una materia letteraria, piuttosto una passione ma anche un grande dolore. Nella maggior parte dei miei testi essa è un chiaro riferimento, più o meno celato. Le parole di molte canzoni sono come sirene di fronte al degrado senza senso a cui assisto giorno per giorno. Per questo, appena ho potuto, mi sono immerso nuovamente nella mia personale dimensione di ‘integrità naturale’, l’unica in cui credo di sentirmi bene.

 

mogol

Giulio Rapetti, in arte Mogol

 

Fondare un’associazione no-profit per lo sviluppo della cultura e della musica, i segreti della sua instancabile energia.

Alla base del mio progetto c’è una passione per la cultura popolare, radice di tutte le discipline, che ho sempre voluto valorizzare. Una didattica musicale di alto livello si è unita alla valorizzazione del territorio circostante: tutto questo spero possa contribuire alla rinascita della vera musica di qualità.

 

In una delle zone più belle dell’Umbria, sui monti dell’Amerino, nel 1995 è nato il Cet, Centro Europeo di Toscolano, dedicato alla cultura musicale a tutto tondo. Non a caso una scuola a favore della creatività immersa nella natura.

Nel 1990 mi sono trasferito in Umbria, dopo 5 anni, un borgo medievale aperto con quattro torri, si è trasformato in uno spazio universitario polivalente e innovativo. Sono moltissimi i ragazzi che si sono diplomati come autori, compositori o interpreti, attraverso una didattica innovativa seguita da docenti tra i miglior ex allievi e grandi personalità della musica. (la cantante Arisa è una delle famose ex-allieve del Cet, ndr.). Insieme agli spazi per l’apprendimento sono presenti un teatro, un cinema, una clinica riabilitativa incentrata sul miglioramento della qualità della vita, campi per praticare sport, un maneggio e grandi orti.

Cet, Centro Europeo di Toscolano

Cet, Centro Europeo di Toscolano

 

Un aneddoto legato alla stesura di una sua canzone?

Il verde rame del brano Eppur mi son scordato di te scritto con Lucio Battisti. In realtà si tratta di un mio errore: spesso scrivevo immerso nel verde dei vitigni dove mi rifugiavo, così, il colore della natura ha preso il sopravvento e non volendo il rosso dei capelli della donna-riferimento, si è colorato di un nuovo aspetto.

 

La vita di Mogol. Il suo sogno?

Vorrei che il mondo iniziasse un suo cammino a ritroso, privo di interessi economici e politici. Verso la sua autenticità più pura e naturale. Questo è quello che auguro a me stesso e a chi mi sta accanto.

 

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