I nuovi assetti geopolitici e la loro incidenza sulla transizione energetica

I dati del quinto MED & Italian Energy Report

geopolitica energia

In che modo i fenomeni geopolitici e l’introduzione di nuove tecnologie impattano sugli scenari energetici? Il report.

Al Parlamento Europeo è stato presentato il quinto MED & Italian Energy Report, “Geopolitics of energy in the Mediterranean area between international crises and new energy commodities”, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e frutto della sinergia scientifica tra SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) e l’ESL@Energy Center del Politecnico di Torino, e della collaborazione con la Fondazione Matching Energies.

Il report si focalizza sugli impatti che i fenomeni geopolitici e l’introduzione di nuove tecnologie stanno portando negli scenari energetici, con particolare riferimento all’area Euro-Mediterranea.

Nell’edizione 2023 vi è un specifico filone di analisi dedicato alle interazioni tra la geopolitica e l’energia, sempre con il focus sul quadro energetico del Mediterraneo, i suoi possibili scenari evolutivi e gli impatti in chiave non solo in chiave ambientale e socioeconomica, ma anche con riferimento alle tecnologie energetiche emergenti.

I risultati del MED & Italian Energy Report

Dal report, in particolare, è emerso che:

  • L’Europa è più efficiente nell’uso dell’energia rispetto a Cina e Stati Uniti. L’UE con un consumo complessivo di 58 Exajoules genera un PIL di quasi 17 trilioni di dollari. La Cina con lo stesso PIL ha un consumo di energia quasi tre volte superiore pari a circa 159 Exajoules mentre gli USA si collocano in posizione intermedia 96 Exajoules di consumi per un PIL di 25 trilioni di dollari;
  • L’Europa è l’area mondiale con il maggior grado di dipendenza energetica (55,5%). Il dato scende al 20% per la Cina ed è 0% per gli USA che sono totalmente autosufficienti;
  • In Europa l’uso del carbone è diminuito dal 31% al 16%, mentre è aumentata in maniera significativa la quota del gas naturale dal 12% al 20%. Dominano le energie rinnovabili, passate dal 15% al 38%. Le importazioni di gas dalla Russia erano il 41,1% per l’Europa pre-guerra (2021), sono scese al 10% nel 2022 e ancora al 6% nei primi 9 mesi del 2023;
  • L’Italia è il paese dell’Europa con il maggior grado di dipendenza energetica pari al 73,5%, la Francia, che usa il nucleare, ha un grado di dipendenza pari al 44,2%;
  • In Italia è aumentato in modo significativo l’uso del gas e delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica: coprono rispettivamente il 54% ed il 35% del mix elettrico.

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