Orto didattico nelle scuole, il kit e le istruzioni per insegnanti ed alunni

Promuovere tra gli studenti la consapevolezza della dimensione globale e dell’interdipendenza dei problemi legati alla sostenibilità ambientale

Fare l’orto permette di avvicinarci ai temi della biodiversità, della stagionalità, della ciclicità degli esseri viventi, della cura del suolo, degli sprechi.

La realizzazione di un orto scolastico è tra le opportunità formative più efficaci e coinvolgenti per bambini e ragazzi. Si tratta di un vero e proprio stimolo per l’apprendimento attivo, per rafforzare il lavoro di gruppo e mettere insieme diverse materie, come scienze, matematica, educazione civica, geografia, letteratura e arte.

Gli orti scolastici rappresentano elementi per avvicinare alunni di tutte le età all’autoproduzione di cibo ed è un modo per essere a contatto con la Terra ed educare alla sostenibilità.

Attraverso, infatti, le attività di semina, cura, raccolta e compostaggio, i ragazzi non solo apprendono i principi dell’educazione ambientale ed alimentare ma imparano a leggere in chiave ecologica le relazioni che li legano agli altri e a prendersi cura del proprio territorio.

La Fondazione ACRA ha messo a disposizione il kit ‘Il giro del mondo in 8 orti’, uno strumento pensato per essere utilizzato da insegnanti delle scuole primarie e secondarie per la didattica interdisciplinare e la promozione delle competenze di educazione alla cittadinanza globale. Agro-ecologia, consumo di suolo,  spreco di cibo, acqua, biodiversità e le attività da svolgere con la classe sono alla base del kit. Il Kit è frutto del lavoro collettivo e delle molteplici esperienze raccolte a livello europeo nell’ambito di EAThink2015, e si ispira al kit School Garden Guide: How to set up and use organic school gardens for Global Learning and beyond realizzato in Slovenia dall’Istituto per lo Sviluppo Sostenibile

Questo kit dunque vuole contribuire, in linea con MIUR e UNESCO, a diffondere l’Educazione alla Cittadinanza Mondiale nelle scuole, portando in classe (e nell’orto) sfide globali come i cambiamenti climatici, lo sfruttamento delle risorse naturali e la perdita della biodiversità. Il kit è scaricabile gratuitamente in pdf.


Un orto affidato ai bambini ed ai ragazzi è didattica per proteggere il territorio e non distruggerlo, per riconoscere il valore di un ortaggio, di un frutto e dunque del cibo da non sprecare.

Interessante ed utile per insegnanti e alunni è il vademecum per diffondere e praticare gli orti didattici realizzato dalla Food Policiy du Milano, scaricabile QUI.  Si tratta di un documento sintetico che riassume i passi da fare per avviare un progetto di orto didattico che duri nel tempo, sia fruibile da diverse classi e coinvolga il tessuto sociale nel quale la scuola è inserita.

I passi descritti nel vademecum sono approfonditi nei diversi capitoli delle linee guida, dove si affrontano tematiche pedagogiche e didattiche, procedure amministrative e questioni pratiche.

Come si legge all’interno del vademecum, l’esperienza di orto didattico è una delle più formative per le seguenti motivazioni:
• consente di conoscere i cicli naturali (del carbonio, dell’azoto, dell’acqua), la stagionalità delle produzioni e i tempi e gli impegni del lavoro agricolo, connettendo così ciò che si mangia alla sua origine;
• facilita l’introduzione di concetti quali la biodiversità e i servizi ecosistemici;
• permette di studiare l’importanza dell’attività agricola e nello stesso tempo gli impatti ambientali dell’agricoltura su suolo, acqua, aria, clima e paesaggio, ribadendo l’importanza di una gestione sostenibile degli agroecosistemi;
• consente di sviluppare una conoscenza diretta dell’agroecologia, ovvero dell’applicazione dei principi ecologici alla produzione di alimenti;
• riconosce l’importanza del lavoro agricolo;
• migliora la capacità di valutare la qualità di ciò che si acquista e si mangia;
• permette riflessioni sul tema degli sprechi alimentari nei diversi stadi della filiera;
• stimola l’apprendimento di un linguaggio tecnico rigoroso anche nei più piccoli, aumentando così le capacità linguistiche e di espressione in generale;
• infine, se l’esperienza dell’orto è aperta all’esterno (il coinvolgimento della comunità educante è fondamentale per la buona riuscita del progetto), rappresenta anche una occasione per conoscere meglio il proprio territorio e interagire con esso.

Agisci per l’ambiente di oggi e di domani, con la tessera anter.

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