Otto miliardi di abitanti sulla Terra entro il prossimo 15 novembre

Guterres: "Un richiamo alla nostra responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta"

La popolazione mondiale raggiungerà gli 8 miliardi di persone entro il prossimo 15 novembre. Cosa vuol dire? Che il nostro pianeta raggiungerà un nuovo record. 

Secondo un rapporto dell’Onu il 15 novembre raggiungeremo un record: 8 miliardi di abitanti sulla Terra. Ci sono voluti centinaia di migliaia di anni affinché la popolazione mondiale arrivasse a quota 1 miliardo ma, in soli 2 secoli,  è cresciuta di circa sette volte.

La popolazione mondiale sta crescendo in maniera vertiginosa e il report dell’Onu vuole metterci in guardia sui pericoli del sovrappopolamento mondiale e sulla necessità di studi per la sopravvivenza della nostra specie e per il mantenimento del sistema ambiente.

Per affrontare in modo più sostenibile i bisogni degli individui – si legge nel report dell’Onu – i responsabili politici devono capire quante persone vivono sul pianeta, dove si trovano, quanti anni hanno e quante persone verranno dopo di loro”.

“Un richiamo alla nostra responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta e un momento per riflettere su quali sono i campi nei quali ancora non riusciamo a rispettare i nostri impegni reciproci“, afferma il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una dichiarazione.

Tutti i dettagli del report dell’Onu

L’India diventerà il paese più popolato della Terra nel 2023.  “L’effetto cumulativo di una minore fertilità, se mantenuto per diversi decenni, potrebbe portare ad una decelerazione più sostanziale della crescita della popolazione globale nella seconda metà del secolo“, afferma il direttore della divisione popolazione del Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite John Wilmoth. 

Le proiezioni pubblicate dall’ONU evidenziano il rapido declino della crescita della popolazione mondiale ma ora al suo ritmo più lento dal 1950. “Dopo il 1950, alcuni paesi in via di sviluppo come la Cina, altre parti del sud-est asiatico e anche l’America Latina il processo ha avuto una durata di soli 70 anni a causa dell’aumento dei contraccettivi e del calo più rapido della fertilità”, affermano gli studiosi.
L’ONU prevede che la popolazione mondiale potrebbe raggiungere gli 8,5 miliardi entro la fine di questo decennio, 9,7 miliardi entro il 2050 e raggiungere il picco di 10,4 miliardi entro la fine del secolo con una riduzione di circa 300 milioni di persone nel 2100 rispetto alle stime di tre anni fa.
Sebbene più della metà della popolazione mondiale viva nell’est, nel sud-est (29% della popolazione mondiale), nell’Asia centrale e meridionale (26%), l’ONU prevede che queste regioni, insieme all’America Latina, ai Caraibi, all’Europa e al Nord America, cominciano a declinare prima della fine del secolo. Al contrario, è probabile che le nazioni dell’Africa subsahariana continueranno a crescere fino al 2100.

 

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