Perché bisogna investire nella responsabilità sociale d’impresa

Cosa significa essere oggi un’impresa socialmente responsabile: il quadro normativo, i vantaggi e alcuni esempi di best practices

responsabilità sociale impresa cover

Fare impresa. Farlo bene, in modo responsabile e sostenibile. Perché ciò che è bene per la società è bene per l’impresa. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di responsabilità sociale d’impresa, un concetto che nel mondo anglosassone è racchiuso in tre parole: corporate social responsibility. Il legame tra società e imprese, intese come maggiori attori economici, si fa sempre più strada fra i modelli di business e le strategie di uno sviluppo imprenditoriale sostenibile. Del resto, secondo l’ottavo Rapporto sull’impegno sociale delle aziende realizzato da Osservatorio Socialis e Istituto Ixè, nel 2017 l’84% delle 400 aziende intervistate ha scelto di portare avanti iniziative di responsabilità sociale e ambientale. Sono cresciute rispetto al 2014, quando erano il 73%. E l’investimento di un miliardo e 412 milioni di euro, più del doppio di dieci anni fa.

 

Che cos’è la responsabilità sociale dell’impresa

Si può declinare in tanti modi la responsabilità che un’azienda o qualsiasi altro attore economico manifesta verso la collettività e l’ambiente in cui opera. Una scala di valori in cui credono le imprese che tentano di ridurre l’impatto ambientale sui processi produttivi producendo meno rifiuti oppure, ad esempio, ricorrendo a fonti rinnovabili per l’approvvigionamento energetico. Oppure imprese che partecipano a progetti educativi e sociali,  attente a portare avanti azioni di welfare per i propri dipendenti restituendo alla società quelle risorse che utilizzano per mandare avanti la propria attività.

foresta

La tutela dell’ambiente è uno degli ambiti in cui si muove l’impresa socialmente responsabile

Un po’ di storia sulla responsabilità sociale d’impresa

Era il 2011 quando la Commissione Europea definiva la corporate social responsibility come “la responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società”. Definizione riportata fra le righe di una comunicazione, la numero 686, inserita fra le pieghe della Strategia rinnovata dall’Ue per il periodo 2011-2014 in materia di responsabilità sociale delle imprese. Già nel 2001, in un Libro Verde (Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese), si parlava dell’argomento trattando la responsabilità d’impresa “integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”. Più tardi, a partire dal 2013, la Commissione è tornata più volte sull’obbligo di rendicontazione delle informazioni e dei risultati non finanziari conseguiti dalle imprese.

 

Il quadro normativo della responsabilità sociale d’impresa

Il concetto di responsabilità sociale d’impresa ha subito un’evoluzione nel corso del tempo. Inizialmente tutte le attività che ruotavano intorno a un’idea di corporate social responsibility erano spontanee, frutto di un’autoregolamentazione. Nel corso del tempo sono arrivate disposizioni normative che variano profondamente fra i Paesi dell’Ue. In Italia, ad esempio, la responsabilità sociale d’impresa è sancita e tutelata della Costituzione: l’articolo 41, infatti, definisce “libera” l’iniziativa economica privata purché non si svolga “in contrasto con l’utilità sociale”. Garantire la tutela della salute, dell’ambiente, delle specie animali e vegetali, del patrimonio culturale e paesaggistico: sono gli ambiti su cui sono intervenute più volte negli anni le varie sentenze della Consulta quando hanno dettato “un’eccezione” al criterio della libera iniziativa economica. In assenza di  chiari vincoli normativi e legali, come comportarsi?

lego

La Lego, produttrice di mattoncini per bambini, ha abbracciato la filosofia della responsabilità sociale d’impresa

I vantaggi della responsabilità sociale d’impresa

La responsabilità sociale può rientrare nella mission dell’azienda attiva e impegnata nel bene collettivo. Oppure passare dalla certificazione e tracciabilità dei processi produttivi, in modo da individuare filiere “responsabili”, come avviene ad esempio nel tessile-abbigliamento.  Spesso chi decide di convertirsi alla responsabilità sociale d’impresa lo fa per suscitare un’impressione positiva sui propri investitori, clienti, dipendenti. Un piano di corporate social responsibility diventa un importante biglietto da visita per l’azienda, in funzione delle proprie politiche di marketing.

La corporate social responsibility nella pratica

Il punto di partenza è la creazione di valore condiviso, ben sapendo come buoni risultati aziendali ed elevati livelli di vita siano collegati fra loro. Un’azienda crea valore in termini di profitto, indotto, occupazione, social reputation. Fra le iniziative che rientrano nei programmi di responsabilità sociale, si segnalano le donazioni, il volontariato aziendale, le sponsorizzazioni di eventi o ricorrenze rilevanti per il proprio settore, campagne di comunicazione ad hoc come quelle che portano avanti alcuni brand. Fondamentale, da questo punto di vista, il ruolo del consumatore e dei suoi comportamenti che si riescono a modificare in un’ottica di responsabilità sociale, promuovendo ad esempio la diffusione di stili di vita salutari (nel caso dell’alimentazione) o l’uso di un abbigliamento etico e sostenibile.

 

®Eco_Design WebMagazine

Agisci per l’ambiente di oggi e di domani, con la tessera anter.

Iscriviti