Cosa prevede il Piano Transizione 5.0? Tutte le agevolazioni

Incentivare cittadini e imprese alla scelta delle rinnnovabili

piano transizione 5.0

Sostenere concretamente la diffusione di pratiche operative più sostenibili e moderne. I benefici previsti e quali aziende possono accedervi.

Transizione 5.0 è il piano governativo da 6,3 miliardi di euro che ha come obiettivo quello di supportare le aziende nel loro percorso di trasformazione green e digitale. Il programma mira a sostenere tali investimenti attraverso un innovativo schema di crediti d’imposta.  “Il Piano Transizione 5.0 è architrave della nostra politica industriale, per consentire alle nostre imprese di innovarsi per vincere la sfida della duplice transizione digitale e green, nei due anni decisivi 2024/2025, in cui si ridisegnano gli assetti geoeconomici. Oltre agli investimenti in beni strumentali, la misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori, perché le competenze sono il fattore che fa la differenza soprattutto per il nostro Made in Italy”, afferma Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Chi può beneficiare di tale agevolazioni?

Possano beneficiare del contributo tutti i nuovi investimenti realizzati nel biennio 2024-2025 dalle organizzazioni stabili con sede in Italia e dalle imprese residenti nel nostro Paese, senza vincoli rispetto alla forma giuridica adottata, al settore di appartenenza, al regime fiscale adottato o alla dimensione (fatta eccezione per le realtà in stato di liquidazione coatta o volontaria), a patto che si impegnino a effettuare “nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che conseguono una riduzione dei consumi energetici”.

Come funziona il credito d’imposta (tax credit)?

Alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, senza alcuna valutazione preliminare. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici dell’unità produttiva pari almeno al 3% (o al 5% se calcolata sul processo interessato dall’investimento).

Inoltre, saranno ammessi anche investimenti in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi. Le modalità di fruizione prevedono la compensazione del credito spettante presentando il modello F24 in un’unica rata. L’incentivo sarà differenziato in relazione al risparmio energetico ipotizzato: 35% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 15% della spesa per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; 5% della spesa, per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni dei costi ammissibili ogni anno per ciascuna impresa beneficiaria.

Il tax credit può aumentare fino al 40% e 45% nel caso in cui la riduzione dei consumi energetici sia superiore rispettivamente al 6% e al 10%.

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