
La gestione dei RAEE rappresenta una delle sfide ambientali più urgenti, ma anche un’opportunità significativa in termini economici.
Con l’acronimo RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) si fa riferimento a tutti i rifiuti che contengono componenti elettriche ed elettroniche e che, quindi, non possono essere smaltiti come comuni rifiuti indifferenziati. Questo perchè necessitano di essere trattati in specifici centri di riciclaggio, per evitare il rischio di inquinamento ambientale e di disperdere in natura oggetti che, per la loro composizione, hanno tempi di degradazione estremamente lunghi.
Secondo i dati forniti dal Centro di Coordinamento Raee, il 2024 si è chiuso con una crescita significativa nella raccolta dei RAEE: nel solo quarto trimestre dell’anno, sono state raccolte oltre 92.000 tonnellate, registrando un incremento del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Complessivamente, il totale annuo raggiunge 356.672 tonnellate, segnando un aumento del 2,5% rispetto all’anno precedente, pari a 8.607 tonnellate in più avviate a riciclo.
Non bisogna mai dimenticare quanto sia importante trattare correttamente i RAEE. Ciascuno di noi produce annualmente una grande quantità di rifiuti di questo tipo, che devono essere gestiti in modo corretto.
Una prima classificazione suddivide i RAEE in due grandi categorie:
La Comunità Europea ha emesso varie normative, poi recepite dai singoli Paesi membri, che indicano in che modo gestire i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, con l’obiettivo di limitare al massimo la produzione di RAEE, favorendo il recupero e il riciclo dei dispositivi elettrici ed elettronici e producendo oggetti dal profilo ambientale migliore.
I RAEE vengono raccolti da centri di raccolta dedicati o attraverso programmi di ritiro organizzati dalle autorità locali o dalle aziende. Le apparecchiature vengono smontate in componenti più piccoli. I dispositivi possono essere separati in parti come circuiti stampati, batterie, plastica, vetro e metalli. I materiali separati vengono inviati a impianti di riciclo specializzati, mentre i residui, che non possono essere riciclati, vengono smaltiti in modo sicuro, evitando l’inquinamento ambientale.
Riciclare correttamente i RAEE permette di usufruire di tutti i loro benefici. Infatti, questa tipologia di rifiuti contiene materiale prezioso poiché le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono costituite da rame, alluminio, oro e argento.
I cittadini, quindi, possono conferire i propri RAEE consegnandoli al rivenditore al momento dell’acquisto di un elettrodomestico nuovo, ai centri raccolta comunali o ai centri di riciclo. Per rifiuti più ingombranti e voluminosi si può richiedere invece il ritiro a domicilio.
I produttori dei dispositivi, al momento della vendita, inseriscono nel prezzo finale dell’elettrodomestico o dell’apparecchio elettronico anche il costo della gestione del fine vita (EPR) che avviene tramite i cosiddetti Sistemi Collettivi, consorzi che si occupano di gestire il ritiro, il trasporto, il trattamento e il recupero dei RAEE.
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