Energie rinnovabili ed attuazione del progetto Net Zero

Nella "Net Zero Roadmap" dell'AIE le rinnovabili sono la strada verso le emissioni zero

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“Dobbiamo decarbonizzare rapidamente, e ciò non è possibile facendo affidamento sull’energia nucleare”. Cosa prevede il Net Zero Industry Act. 

Trasformare il sistema energetico globale per limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Lo afferma l’IEA (Agenzia internazionale per l’Energia) che nel maggio 2021 ha pubblicato il rapporto “Net Zero Emissions by 2050: A Roadmap for the Global Energy Sector”.

A due anni dalla prima pubblicazione, l’Agenzia ha aggiornato il rapporto delineando ulteriormente il percorso che può accelerare il raggiungimento dell’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi, evidenziando che la strada da percorrere per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C nel 2050 è quella di puntare sulla crescita delle rinnovabili e sull’elettrificazione di prodotti e servizi prima alimentati a combustibili fossili.

Il report propone una lista di azioni concrete, organizzata in 15 settori tecnologici. “Intervenire in questi settori  potrebbe tagliare dell’80% le emissioni che occorre ridurre entro il 2030. Conseguentemente entro fine decennio la domanda di combustibili fossili risulterebbe contratta del 25%, anche grazie allo stop immediato a nuove centrali a carbone“, afferma l’IEA.

Le previsioni indicate nel rapporto mostrano che entro il 2030 il consumo di combustibili fossili dovrebbe iniziare a calare, soprattutto alla crescita delle installazioni di fonti rinnovabili legate al fotovoltaico. Inoltre, triplicare la capacità di energia rinnovabile installata, portandola a 11.000 GW al 2030, contribuirebbe alla maggior parte della riduzione delle emissioni.

Regolamento europeo “Net Zero Industry”. Ecco cosa prevede

La Commissione europea ha presentato a metà marzo la sua proposta per un Net-Zero Industry Act, che abbia l’obiettivo di aumentare la capacità interna dell’UE di produrre le tecnologie necessarie per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Con il Net-Zero Industry Act, l’Unione Europea mira a raggiungere una leadership globale nella transizione verde, utilizzando le tecnologie del futuro per rilanciare la competitività della nostra industria, creare posti di lavoro di qualità e rafforzare la nostra sovranità strategica aperta”, ha sottolineato Jordi Hereu Boher, ministro spagnolo dell’Industria e del Turismo.

Seguendo le orme del Parlamento europeo, gli Stati membri dell’UE nel Consiglio hanno incluso tra le tecnologie promosse dal Net-Zero Industry Act, anche l’energia nucleare insieme alle energie rinnovabili, inserendola nell’elenco  delle tecnologie “strategiche” per raggiungere la neutralità climatica allo stesso modo, ad esempio, delle energie rinnovabili. Perciò l’energia nucleare beneficerà di procedure di concessione delle licenze snelle.

Se Francia Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania, Slovacchia e Slovenia hanno presentato una dichiarazione congiunta prima dell’incontro ribadendo l’importanza di sostenere l’energia nucleare e il suo finanziamento a livello dell’UE, la Germania la pensa diversamente. “Dobbiamo decarbonizzare rapidamente, e ciò non è possibile facendo affidamento sull’energia nucleare”, ha affermato Sven Giegold, segretario di Stato tedesco per gli affari economici e la protezione del clima.

Ma se ne tornerà a parlare durante i prossimi negoziati per finalizzare il testo nei colloqui tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione.

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