Sammontana: il gelato a basso impatto ambientale

Le iniziative dell'azienda di Empoli per ridurre il proprio impatto ambientale. Con un occhio speciale all'educazione ambientale dei giovanissimi

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Anche il gelato ha un impatto ambientale ed anche le aziende che producono questa golosità possono fare molto per l’ambiente. Questo impegno è importante se a muoversi in questo senso è la prima realtà italiana nel settore della produzione di gelato, ossia Sammontana. Questa azienda, nata più di 70 anni fa e da allora guidata dalla stessa famiglia fondatrice, ha siglato con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare un accordo volontario che la impegna a ridurre al massimo il proprio impatto ambientale.

L’impegno per l’ambiente di Sammontana

Tutto è partito quando Sammontana si è resa conto di poter, al pari delle grandi aziende alimentari, dare un contributo al benessere dell’ambiente: ha avviato così uno studio, grazie alla metodologia LCA (Life Cycle Assessment), per monitorare l’impatto della propria produzione.

Ne parliamo con Carlo Chizzolini, Direttore Generale Industriale e Ambiente di Sammontana Italia.

 

Come nasce l’impegno di Sammontana sul fronte ambientale?

La consapevolezza del consumatore aumenta, quindi, ci è sembrato il momento di lavorare per capire quale sia il nostro impatto, grazie alla Carbon Footprint che è una misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente a un prodotto. Da questa presa di coscienza è nato l’impegno a diminuire il più possibile le nostre emissioni e in più a fare compensazione per le emissioni non evitabili, attraverso l’acquisto ed il ritiro di Carbon Credit verificati. Nel nostro piccolo abbiamo fatto molto e siamo contenti, ma non per questo diminuiamo il nostro impegno. Un impegno che dalla materia prima del prodotto si estende fino alla logistica, passando dalla scelta degli imballaggi e dai progetti di intervento sulle strutture. Anzi, i nostri controlli si estendono anche ai nostri fornitori.

 

Sammontana ha lanciato il progetto “Barattolino scuola missione green”  in cosa consiste, cosa vi aspettate da questo progetto e soprattutto qual è stata la risposta delle scuole fino a questo momento?

Questo progetto ci dà grandi soddisfazioni perché la creatività dei bambini porta il Barattolino ad essere protagonista in contesti davvero impensabili: è un concorso di idee che quest’anno è stato vinto da una classe che ha realizzato un telegiornale sull’ambiente divertentissimo, dopo aver coinvolto 2500 scuole in tutta Italia. Il progetto mira ad incentivare atteggiamenti responsabili dei bambini e delle loro famiglie, dopo averli sensibilizzati sui temi dell’educazione ambientale. Questo modo di fare sostenibilità è divertente ed efficace, in più la proprietà dell’azienda crede molto in questo tipo di promozione, associata ad un messaggio eticamente corretto. Messaggio che sempre più viene condiviso anche dai lavoratori.

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Il vostro progetto di pulizia delle spiagge è in linea con le emergenze ambientali attuali. Quanto è importante sensibilizzare e creare consapevolezza intorno alla protezione dell’ambiente? E perché Sammontana ha scelto anche questa via?

Il nostro gelato è molto consumato sulle spiagge, da qui è venuta l’idea di impegnarsi per la tutela di questo ambiente. Abbiamo iniziato pulendo una spiaggia in Toscana, a Marina di Carrara. Dato che per il nostro impegno di compensazione abbiamo scelto un progetto internazionale, abbiamo voluto guardare anche al nostro territorio e abbiamo deciso di farlo con questa iniziativa, partendo dalle spiagge della Toscana che conosciamo bene. A questo si aggiunge un impegno analogo per i fondali puliti. Va detto che in parte ci sentiamo responsabili dato che purtroppo chi consuma i nostri gelati non è sempre attento alla raccolta differenziata e al corretto smaltimento, allora, oltre al finanziamento di alcune attività, siamo scesi direttamente in campo noi di Sammontana, con ciabatte e sacco, per togliere lo sporco dalle spiagge. Abbiamo colto l’occasione per distribuire il materiale anche ai volontari e a chi si trovava lì per caso, oltre a condividere un gelato in una pausa del lavoro. Azione diretta, quindi, in più informazione.

 

Parliamo di indotto: avete a che fare ovviamente con il settore lattiero – caseario, uno di quelli che portano maggiore impatto ambientale.

Devo dire che ci dà grande soddisfazione la sensibilità dei nostri fornitori, infatti stiamo distribuendo loro un questionario, in particolare a quelli che hanno un maggior impatto ambientale, per capire se i tempi sono maturi per lavorare insieme sulla riduzione di tale impatto. Abbiamo trovato in molti fornitori lo stesso nostro studio del loro impatto ambientale con la metodologia LCA e riteniamo sia il caso di gratificare questo tipo di impegno. E’ certamente doveroso cercare di andare oltre la propria produzione e coinvolgere la filiera, del resto abbiamo clienti che ci chiedono la stessa cosa. Si innesca un circolo virtuoso e questo è davvero positivo, addirittura doveroso per il prossimo futuro.

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Occhio ai giovanissimi

ANTER, con il suo webmagazine, offre aggiornamenti e spunti di riflessioni sulla sostenibilità ambientale e l’inquinamento atmosferico. Anche Sammontana abbina l’impegno concreto ad un’opera di sensibilizzazione: secondo voi quale messaggio è importante trasmettere a chi ci legge?

Nel momento in cui un’azienda si mostra impegnata in questo ambito sicuramente può fungere da catalizzatore: da quando ci siamo dimostrati attenti all’ambiente, il consumatore sui vari canali di contatto con l’azienda ci chiede informazioni, addirittura propone soluzioni per la riduzione dell’impatto o chiede maggiore chiarezza sul significato di certe nostre azioni, ad esempio la compensazione delle emissioni. Di certo è necessario comunicare con i consumatori nel modo più semplice, non solo in occasione di iniziative, ma anche proprio sulle etichette, che come quelle degli elettrodomestici devono far conoscere l’impatto ambientale del prodotto.

 

Infine, torniamo sul tema dell’educazione ambientale per i più piccoli, impegno al quale anche Sammontana dedica molte energie, adesso con Barattolino Missione Green. Sull’argomento risponde Paolo Malvaldi, Marketing Manager gelato Sammontana.

 

Anche ANTER, con il progetto “Il Sole in Classe”, collabora con le scuole per insegnare le energie rinnovabili; quanto è importante educare le nuove generazioni ad uno stile di vita sostenibile e in cosa la scuola può sostenere le aziende che come Sammontana e Anter offrono questa collaborazione?

Educare le nuove generazioni a uno stile di vita sostenibile è fondamentale, è un asse portante del lavoro che stiamo facendo in termini di sostenibilità. Migliorare la nostra produzione in termini di emissioni in atmosfera è molto importante ma non basta: con il progetto Barattolino Missione Green portiamo nelle scuole elementari un esempio, un comportamento virtuoso e stimoliamo i piccoli a riflettere e ragionare su quanto il nostro ambiente sia delicato e necessiti di protezione, di cura.

 

®Eco_Design WebMagazine

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