Good news! Ambiente e animali entrano ufficialmente in Costituzione

Ecco come cambiano gli art.9 e 41 della Carta costituzionale

Passa la proposta di legge che modifica in tal senso gli articoli 9 e 41 della Carta. Con la riforma ambiente e animali entrano ufficialmente tra i principi costituzionali.

L’8 febbraio scorso un traguardo che resterà nella storia è stato finalmente raggiunto: la tutela dell’ambiente e degli animali, entra a far parte della Costituzione poiché riconosciuti come “valori fondanti” dello Stato “a tutela delle future generazioni”. Una riforma rilevante per il nostro Paese che, in questo modo, si è allineato ad altre nazioni dell’Unione Europea, come Germania, Francia e Spagna, dove da diversi anni la tutela ambientale e degli animali è tra i principi fondamentali della legge.

La nuova riforma costituzionale ha ottenuto 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti, prevede la modifica di due articoli già presenti nella Carta: l’art. 9 e l’art. 41.

“Credo che oggi sia una giornata epocale, ne sono molto contento come cittadino e come proprietario di cani, gatti e pappagalli, assolutamente contento. Ma come Governo aggiungo che stiamo facendo uno sforzo enorme sul Pnrr, la transizione ecologica è un po’ questo: riuscire a fare una grande trasformazione che deceleri il riscaldamento, che freni certi eventi avversi a livello meteorologico, mantenendo la sostenibilità sociale“. Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha commentato il risultato.

“La tutela dell’ambiente diventa principio costituzionale. La difesa del pianeta diventa la premessa alla piena realizzazione della persona. L’uomo, anche nella nostra Carta, riconosce che sono necessari limiti alla propria azione, pena la catastrofe. Poche lettere cambiano la gerarchia dei beni da tutelare. Un fatto importante, molto importante. Non un vincolo ma una condizione ed insieme un obbiettivo per la vita sociale ed economica“, Andrea Orlando, ministro del Lavoro.

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“Il WWF accoglie con estrema soddisfazione la notizia della votazione favorevole della Camera sulla riforma degli articoli 9 e 41 della Costituzione che ritiene debbano essere il presupposto di un intervento organico per adeguare strumenti normativi vigenti a tutela della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali.  Da oggi, con la modifica all’art. 9 della Costituzione, la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali “anche nell’interesse delle future generazioni” entrano di diritto tra i principi fondamentali della nostra Repubblica. E’ quanto si legge in una nota del Wwf.

“Il voto di oggi rappresenta un fatto storico. Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare“, commenta Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia.

Il climatologo Luca Mercalli, che in un’intervista a MicroMega ha spiegato che “l’aggiornamento è giusto e necessario, ma ora dobbiamo mettere in pratica i principi messi nero su bianco sulla Carta. Pensiamo all’iniziativa economica privata, che non dovrebbe nuocere all’ambiente: rischiamo di vedere presto nuove violazioni costituzionali, come avviene già per i principi come la pace, i diritti umani e l’uguaglianza“.

Animali e ambiente: cosa cambia nella Costituzione

In sostanza sono state attuate due integrazioni all’art.9 e all’art.41 che non sarà possibile sottoporre a referendum.

All’art.9 è stato aggiunto che la Repubblica “tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”; mentre, l’art. 41 riguardante l’iniziativa economica privata, è stato modificato integrando che “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana e all’ambiente”. In tal senso, quindi, ai fini sociali dell’economia sono stati integrati quelli ambientali.

Questi cambiamenti nella Carta costituzionale rappresentano un importante passo avanti del nostro Paese che ora guarda alla tutela dell’ambiente e al riconoscimento della dignità degli animali, non solo domestici, intesi come esseri senzienti e non più semplicemente merce dell’essere umano.

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