Impianti di cogenerazione: come funzionano e quali sono i vantaggi

Quando è possibile produrre energia termica ed energia elettrica attraverso un unico impianto e riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente

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Si può produrre energia riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente? La risposta è positiva. E’ racchiusa negli impianti di cogenerazione, una delle tecniche di produzione energetica a basso impatto ambientale più sviluppate negli ultimi anni.
Impianti utilizzati soprattutto in campo industriale, capaci di ottenere il massimo rendimento energetico. Il meccanismo della cogenerazione è semplice: si tratta di un processo che permette la produzione di energia termica ed elettrica a partire da un unico impianto.

 

Che cosa sono gli impianti di cogenerazione?

Letteralmente co-generare significa produrre elettricità ed energia termica sfruttando una sola fonte energetica, andando oltre i limiti delle centrali termiche convenzionali. Un sistema per produrre allo stesso tempo energia da utilizzare per riscaldare, acqua calda e vapore ed energia elettrica. Qual è la differenza fra un impianto di cogenerazione energetica e uno tradizionale? In quest’ultimo, la maggior parte dell’energia prodotta dalla combustione (65%) viene dispersa sotto forma di calore mentre solo la restante parte (35%) viene effettivamente utilizzata. In un impianto di cogenerazione questo calore viene invece recuperato per poi essere convertito nuovamente in energia termica ed elettrica pronta per essere utilizzata.

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Particolare di un impianto di cogenerazione ph. www.ambientesicurezzaweb.it

La normativa in vigore

La definizione di cogenerazione ad alto rendimento è contenuta nel decreto legislativo 20 dell’8 febbraio 2007, secondo il quale per “alto rendimento” si intende un impianto capace di assicurare un risparmio energetico pari o superiore al 10%. L’11 dicembre 2018 il Parlamento Europeo, con una sua direttiva, ha riconosciuto l’importanza della cogenerazione come misura per promuovere l’efficienza energetica.

 

I benefici degli impianti di cogenerazione

Le aziende che decidono di installare un impianto di cogenerazione possono ottenere il massimo rendimento dell’energia, oltre a tutta una serie di benefici ambientali: taglio delle emissioni di Co2, riduzione dei consumi di combustibile, l’accesso ad alcune agevolazioni erogate dal Gse (Gestore dei servizi energetici) per realizzare queste tipologie di impianti. Tra le tante esistono, semplificazioni per la connessione alla rete pubblica, possibilità di accesso al servizio di Scambio sul Posto per gli impianti con potenza inferiore a 200 Chilowattora, possibilità di essere classificati come Sistemi Semplici di Produzione e Consumo (SSPC), accisa agevolata sul metano, accesso ai Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), accesso ai fondi FER. Investire in un impianto di cogenerazione significa dunque accedere ad una serie di incentivi economici erogati in Italia dal Gestore dei Servizi Energetici. Dal 2006 gli impianti di cogenerazione alimentati da fonti rinnovabili hanno accesso ad una tariffa unica e fissa per 20 anni.

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Un esempio di come funziona il sistema di cogenerazione ph. www.cogenext.it

I vantaggi della cogenerazione nella pubblica amministrazione

L’ultimo censimento del settore risale al 2015: all’epoca si contavano circa 1.300 unità attive di CAR (cogenerazione ad alto rendimento) a livello nazionale per una capacità sopra i 13,4 Gigawatt. Ma la cogenerazione ha molti margini di sviluppo.  Il Gse ha pubblicato sul proprio sito un documento dal titolo “Cogenerazione ad alto rendimento per la PA”, che illustra i vantaggi della cogenerazione ad alto rendimento nella pubblica amministrazione:  impianti sportivi, uffici, ospedali, scuole ed edilizia residenziale. Il documento illustra  i vantaggi che si possono ottenere sia in termini di efficienza energetica che in termini economici.

 

L’ultima frontiera della trigenerazione

Negli ultimi anni, la cogenerazione ha conosciuto un interessante sviluppo con la trigenerazione, ovvero un processo che consente di produrre sempre da un’unica fonte energia termoelettrica e acqua refrigerata. Quest’ultima, in particolare, serve ad alimentare gli impianti di condizionamento o di refrigeramento dei macchinari industriali. La trigenerazione presenta alcuni vantaggi, fra cui la produzione di energia a prezzi più convenienti, l’aumento dell’efficienza energetica dell’impianto abbassando i consumi e recuperando il calore sprigionato sotto forma di energia subito utilizzabile. Conosciuta anche con il nome di CCHP, la trigenerazione riscuote soprattutto l’interesse da parte di alcune realtà industriali attente a un business più sostenibile. Nel caso dell’utenza civile e domestica, la trigenerazione estende le possibilità della cogenerazione, che presenta un limite laddove l’esigenza di riscaldamento è limitata al periodo invernale. In estate, infatti, l’impianto di cogenerazione deve rimanere fermo o deve funzionare lasciando dissipare il calore prodotto.

 

ph. cover: www.cogenerationchannel.com

 

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