Energia, come procede l’accelerazione verso le rinnovabili

In che modo si posizionano oggi nei consumi finali del Paese? Il monitoraggio

rinnovabili

Cari Associati e Associate di ANTER,

con questo mese inauguriamo una nuova rubrica che vuole aiutare a verificare l’evoluzione che le fonti rinnovabili stanno avendo nel nostro Paese partendo da fonti accertate e accreditate come il bilancio Energetico Nazionale del MASE, l’ENEA, RSE, Terna e altre istituzioni che producono dati statistici utilizzati anche per il calcolo degli obiettivi nazionali in ambito di clima ed energia.

Per partire è necessario fare un punto molto chiaro su come le fonti rinnovabili vanno correttamente inquadrate nel mix energetico nazionale e sullo stato della loro evoluzione negli ultimi anni sino ad arrivare al 2023 anno in cui si sta assistendo ad una positiva accelerazione dell’installazione da fonti rinnovabili.

1)L’energia totale di cui un Paese ha bisogno (ovvero i consumi di calore, elettricità, carburanti per produrre beni, riscaldare case e uffici, muovere persone e merci etc.) non è uguale all’energia elettrica richiesta. Ad oggi, in Italia i consumi finali di energia sono soddisfatti dall’energia elettrica per il 22-23% sul totale.

 

Fonte: elaborazione Anter su dati ENEA – Analisi trimestrale 2/2023 (2023 primi nove mesi)

Quindi, per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050 non basterà produrre tutta l’elettricità da fonti rinnovabili ma bisognerà contemporaneamente spingere sull’aumento dei consumi di elettricità in sostituzione di consumi coperti da altre forme di energia, e riuscire ad incrementare la produzione da fonti rinnovabili anche per le esigenze di calore (es. biomasse, geotermia) e trasporti (es. bioliquidi, biogas).

Infatti, l’Unione Europea con il pacchetto “Fit for 55%” ha stabilito una serie di obiettivi da conseguire al 2030-35 che interessano anche i settori dei trasporti (automobili e camion) e il residenziale (ristrutturazione edifici) dove risiedono ancora oggi la gran parte dei consumi finali di energia UE.

2)Come si posizionano oggi le fonti rinnovabili nei consumi finali del Paese?

Se guardiamo ai consumi finali dell’Italia nel complesso, le fonti rinnovabili sono arrivate a coprire circa il 20% dei consumi al 2020 con un contributo leggermente superiore di fonti rinnovabili elettriche rispetto fonti rinnovabili termiche.

Entrambe le forme di energia rinnovabile continueranno ad essere fondamentali per raggiungere il target di raddoppio al 2030 del 40% di fonti rinnovabili nei consumi finali di energia italiani. Il contributo delle fonti rinnovabili nei trasporti è ancora residuale ma dovrà essere ampliato a partire dall’utilizzo di biometano, tra le forme di energia a cui anche il PNRR destina risorse, e dei biocarburanti di nuova generazione non in competizione con le colture alimentari.

In particolare, il Piano Nazione Energia e Clima prevede di raggiungere il target del 40% con una combinazione di riduzione dei consumi finali fino a 100 Mt e un aumento della quota di rinnovabili fino a 43 Mt rispetto ai poco più di 20 Mt.

 

3)A che punto siamo nella copertura di fonti rinnovabili limitatamente alla domanda elettrica (22% dei consumi finali energetici del Paese)?
Negli ultimi 15 anni l’Italia ha ottenuto risultati significativi nel coprire quote sempre maggiori dei consumi elettrici con fonti rinnovabili sino a raggiungere nel 2021 circa il 36% della copertura della domanda.

Fonte: elaborazione Anter su dati Terna – https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/evoluzione-mercato-elettrico/domanda-copertura-fonte

Venendo, inoltre, ai dati più recenti disponibili da parte di Terna, nel settembre del 2023 si è assistito ad un ulteriore miglioramento, in particolare le fonti rinnovabili hanno generato complessivamente 10,1 miliardi di kWh, coprendo il 38,4% della domanda elettrica su base mensile. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto al 30,7% registrato a settembre 2022. La produzione da fonti rinnovabili è stata così suddivisa: 35,9% idrico; 29,8% fotovoltaico; 16,4% eolico; 13,5% biomasse; 4,4% geotermico.

Guardando ai primi nove mesi dell’anno, la nuova capacità installata in Italia è stata pari a 3.911 MW (su di un installato totale di 61.000 MW a fine 2022). Questo valore è superiore di circa 1.900 MW (+95%) rispetto ai primi nove mesi del 2022. Estendendo l’analisi agli ultimi 12 mesi (da ottobre 2022 a settembre 2023), l’incremento di capacità installata è stato di 4.936 MW. Questi dati riflettono una forte crescita delle fonti rinnovabili in Italia, con un contributo significativo alla produzione totale di elettricità e un aumento della capacità installata.

4) La dinamica di incremento delle fonti rinnovabili elettriche è in linea con gli obiettivi che l’Italia ha assunto a livello UE con il pacchetto Fit for 55 (2030-35)?

La tendenza delle installazioni di rinnovabili in Italia è stata di 4,6 GW/anno nel periodo 2008-2013, ma solo di 0,8 GW/anno nel periodo successivo fino agli anni 2018-2019. A partire da questi ultimi anni, l’aumento delle connessioni alla rete è stato evidente attraverso grandemente impianti fotovoltaici. Tra il 2022 e il 2023 stiamo assistendo ad una nuova accelerazione e le stime preliminari dei primi 9 mesi fanno prevedere la possibilità di traguardare i 5-6 GW/anno di nuovi impianti da fonti rinnovabili; si pensi che un tasso congruo con gli obiettivi 2030 di rinnovabili elettriche è intorno agli 8 GW/anno.

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