
Una grande conquista, perché Salvamare diventa un patrimonio dell’Italia e pone il nostro Paese tra le prime nazioni al mondo a pensare una norma per tutelare il mare.
Una buona notizia per l’ambiente: nel mese di maggio (finalmente) l’Aula al Senato ha approvato con 198 voti favorevoli, nessun contrario e 17 astenuti, il ddl che detta disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare, la cosiddetta legge Salvamare.
Legge #SalvaMare. Con 198 voti favorevoli, nessun contrario e 17 astensioni, Assemblea approva definitivamente ddl n. 1571-B su recupero rifiuti in #Mare e promozione #EconomiaCircolare https://t.co/vDZgIqUMkq pic.twitter.com/leMlBwlxWY
— Senato Repubblica (@SenatoStampa) May 11, 2022
La salvaguardia dei mari, laghi e fiumi dai rifiuti che li minacciano può da oggi contare su questa legge che permette ai pescatori di portare a riva i rifiuti trovati accidentalmente in mare senza più doverli rigettare in acqua per non violare la legge.
La Legge Salvamare è stata presentata nel 2018 dall’allora ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (M5S) che ha commentato: “Sono felicissimo, emozionato e commosso. La perseveranza, la testardaggine, la voglia, la passione, con un pizzico di pazzia parlamentare, hanno trasformato un’idea in una legge che fa bene al mare e all’Italia. Da oggi saranno possibili campagne di sensibilizzazione, di informazione, di partecipazione organizzate da cittadini volenterosi con l’aiuto”. E ha aggiunto: “È una grande conquista, perché Salvamare diventa un patrimonio dell’Italia e pone il nostro Paese tra le prime nazioni al mondo a pensare una norma per tutelare il mare. Ovviamente è l’inizio di un percorso. Bisogna partire subito con i decreti di applicazione e mettere a sistema tutte le previsioni contenute nella norma, non solo la raccolta dei rifiuti ma anche le isole ecologiche presso i porti e l’educazione ambientale che finalmente entra con legge nelle scuole.”
“È una grande vittoria per il nostro mare, per il nostro Paese, per i nostri cittadini – afferma Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo – Grazie a questa legge, avremo più forza per ripulire il mare dalla plastica, una vera piaga per l’ecosistema marino e non solo. Le microplastiche, infatti, sono state trovate nella placenta delle donne, nel sangue e nel latte materno. Non c’è più tempo: dobbiamo agire tutti insieme. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare e la salute del mare dipende da noi”.
“Dopo quattro letture è stato finalmente approvato il disegno di legge governativo cosiddetto ‘Salva Mare’. Si tratta di un atto concreto che testimonia l’impegno del Governo e del Parlamento all’indomani dell’introduzione della tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità tra i principi fondamentali della nostra Costituzione“, il commento della sottosegretaria alla Transizione ecologica Ilaria Fontana. E aggiunge: “Il disegno di legge portato avanti con tenacia e ostinazione dal Governo e dai gruppi parlamentari persegue almeno tre finalità: tutela del mare e dei fiumi, economia circolare ed educazione ambientale“.
La transizione ecologica, prosegue la sottosegretaria, “non può prescindente dalla tutela delle risorse naturali, a partire dalla difesa del mare trasformato in questi anni in discariche invisibili di immense quantità di rifiuti e di plastica”.
La legge Salvamare permetterà ai pescatori che recuperano plastica in mare con le reti di portarla in porto, dove le autorità portuali devono riceverla in apposite isole ecologiche e avviarla al riciclo. Fino ad oggi, i pescatori erano costretti a ributtare in mare la plastica pescata, per non essere denunciati penalmente per trasporto illegale di rifiuti.
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