Le anticipazioni ‘green’ del Salone del Mobile in scena a Milano

Architettura e design sostenibile s'intrecciano nel progetto 'Living Nature. La Natura dell'Abitare', dal 17 al 22 aprile, davanti a Palazzo Reale

veduta dall'alto del salone del mobile

Quattro microcosmi naturali e climatici per scandire l’alternarsi delle quattro stagioni. Un padiglione di 500 metri quadrati, alto 5 metri e ricoperto di pannelli fotovoltaici organici di ultima generazione,  per mettere in scena la riconciliazione possibile tra uomo e natura, secondo un’idea dell’abitare sostenibile. La 57esima edizione del Salone internazionale del Mobile, dal 17 al 22 aprile a Milano, propone una mostra-installazione in piazzetta Reale, davanti all’ingresso del famoso palazzo. S’intitola Living Nature. La Natura dell’Abitare ed è il frutto di un progetto dello Studio Carlo Ratti Associati con la collaborazione del landscape designer Patrick Blanc, all’insegna della progettualità sostenibile e di un’economia circolare.

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Un padiglione per riflettere sull’abitare sostenibile

In un unico ambiente di 500 metri quadrati, concepito secondo criteri di risparmio energetico, verranno racchiusi quattro microcosmi naturali e climatici che permetteranno alle quattro stagioni dell’anno di coesistere nello stesso momento, l’una accanto all’altra. I visitatori potranno così  immergersi nella natura e viverne i cambiamenti attraversando le quattro aree – Inverno, Primavera, Estate e Autunno – arricchite da suggestioni familiari e domestiche.
Il progetto non si esaurisce nel suo valore iconico, evocativo ed esperienziale. Se l’obiettivo evidente è la riconciliazione tra gli spazi domestici e urbani da un lato e la natura dall’altro, il fine ultimo è la proposta di soluzioni sostenibili, realmente applicabili, in grado di replicare le soluzioni che il nostro stesso ecosistema ci suggerisce, sfruttando in modo intelligente le innovazioni tecnologiche esistenti.
Se la climatizzazione è spesso associata a consumi eccessivi, questo progetto propone un radicale cambio di prospettiva, dimostrando la fattibilità di una tecnologia per il controllo climatico che sia anche sostenibile, basata sull’uso di celle fotovoltaiche e accumulatori energetici, dalle ampie potenzialità per future applicazioni.

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Se il re-greening delle città è possibile

Il padiglione, alto 5 metri, sarà coperto da una membrana in Crystal responsiva, dotata cioè di sensori capaci di reagire alle condizioni di luce, consentendo un’accurata regolazione delle condizioni climatiche al suo interno. Una serie di pannelli fotovoltaici organici, dotati di celle solari di ultima generazione ispirate al processo di fotosintesi clorofilliana, saranno integrati in copertura, fornendo l’energia necessaria per raffrescare l’area invernale. A partire da questa produzione di energia, grazie a un sistema di scambio di calore, sarà possibile riscaldare l’area estiva. Il Salone del Mobile offre così un contributo per un re-greening, seppure temporaneo, della città.

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L’effetto ‘biofilia’ grazie a Living Nature

Con Living Nature. La Natura dell’Abitare si vuole dunque testare come uno spazio, sia domestico o urbano, possa diventare più a misura d’uomo utilizzando le risorse naturali in modo sostenibile. Il progetto offre un nuovo punto di partenza e una diversa prospettiva su come affrontare i temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico per poter migliorare le nostre condizioni di vita in casa e in città soddisfando quel bisogno di ‘biofilia’ – teorizzato dal biologo di Harvard, Edward O. Wilson – secondo il quale siamo tutti attratti istintivamente dalla natura e ‘programmati’ per stare meglio quando siamo immersi in essa.
L’ipotesi scientifica della ‘biofilia’proposta nel 1984 da Edward O. Wilson, rileva empiricamente nell’essere umano la “tendenza innata a concentrare il proprio interesse sulla vita e sui processi vitali”. L’effetto ‘biofilia’ è dunque innescato dall’attrazione naturale dell’uomo per la natura, il senso di benessere che si prova nei paesaggi naturali. Questo perché nella natura, soprattutto nei boschi, possiamo respirare particolari organismi che giovano al nostro corpo, a partire dall’effetto terapeutico che il nostro primordiale habitat suscita sulla nostra mente.

 

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