Overshoot day globale, ecco quando l’umanità terminerà le risorse naturali a disposizione

L'Italia consuma in debito già dalla prima metà di maggio

E’ arrivato il giorno in cui entreremo in debito con le risorse naturali del Pianeta. Ecco cosa significa.

L’Earth Overshoot day globale, la data in cui l’umanità avrà terminato le risorse naturali a sua disposizione per il 2022 e comincerà a consumare in debito, sta per arrivare.

Quest’anno cadrà il 28 luglio, un giorno prima rispetto allo scorso anno. Il calcolo è stato reso noto in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente dal Global Footprint Network, un think tank indipendente, fondato nel 2003, originariamente con sede negli Stati Uniti, in Belgio e in Svizzera come organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro.

Il network ha calcolato che l’umanità nella sua interezza vive e consuma come se avesse a disposizione 1,75 Terre. Il calcolo è stato effettuato tenendo conto dei diversi consumi di tutti gli stati del mondo.

Nel 1987 l’overshoot day cadeva il 23 ottobre, verso la fine dell’anno. Già dal 2000 la data è arrivata un mese in anticipo (23 settembre). Poi negli anni 10 del nuovo secolo l’overshoot day globale si era assestato a inizio agosto, fino poi ad arrivare al 29 luglio nel 2019.

Il 2020, l’anno della pandemia globale, le cose sono andate meglio con l’arrivo dell’overshoot day il 22 agosto, per poi tornare al 29 luglio lo scorso anno. Quello di quest’anno, senza dubbio, è il peggior dato di sempre. Cosa vuol dire? Che stiamo peggiorando i nostri stili di vita e le nostre abitudini di consumo.

Overshoot day e il ruolo dell’Italia

Il nostro paese rientra tra quelli che consumano di più e sfruttano maggiormente le risorse offerte dal Pianeta. L’Italia, infatti, consuma in debito già dal 15 maggio scorso, data dell’overshoot day nel nostro paese.

Considerando solo i consumi nostrani e il nostro stile di vita, avremmo bisogno di 2,7 Terre. Cioè, 2,7 volte la quantità di beni e servizi naturali prodotti dal nostro Pianeta senza iper-sfruttamento. E se guardiamo solo ai beni naturali prodotti sul suolo italiano, tutti noi avremmo bisogno di ben 5,3 Italie.  Alcuni Paesi hanno iniziato già a sforare questo limite ancora prima dell’Italia, nei mesi di Febbraio e Marzo.

 

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