Atacama, il deserto più arido del mondo è una discarica di vestiti usati

Le conseguenze della fast fashion e dell'usa e getta

atacama deserto vestiti

Come finisce una montagna di vestiti nel deserto più arido del mondo? Ecco le conseguenze della fast fashion e del consumismo sfrenato nel deserto di Atacama, Cile. Le immagini sono impressionanti. 

 

39mila tonnellate di maglioni, jeans e t-shirt provenienti in prevalenza da mercati occidentali, indossati per breve tempo e che nessuno vuole più. Dove finisce questa montagna di vestiti? Nel deserto più arido del mondo, Atacama, in Cile.

Secondo un report di France Press, queste tonnellate di vestiti invenduti o di seconda mano partono tutti gli anni da Europa, Asia e Stati Uniti, fanno tappa in Cina o Bangladesh e infine raggiungono il Cile. E cosi le dune del deserto di Atacama sono ricoperte di vestiti invenduti e scartati.  Il settore della moda è uno dei più inquinanti al mondo e il fenomeno della cosiddetta fast fashion ne è il fattore principale.

Cosa significa fast fashion?

Il fast fashion, ovvero la “moda veloce”, ha lo scopo di produrre, in poco tempo e a prezzi accessibili a tutti, capi di abbigliamento. Quindi, una scelta di capi amplissima e alla moda. Cosa c’è che non va in tutto questo? Fast fashion è sinonimo di basso costo della manodopera svolta in paesi in via di sviluppo, quindi lo sfruttamento dei lavoratori, ma anche incredibile impatto sull’ambiente creato dalla “velocità” che questo fenomeno comporta.  Accontentare il cliente con un prodotto molto spesso di medio-bassa qualità, quindi praticamente “usa e getta”, e che punta a far spendere di più il cliente in futuro (un futuro molto breve) per acquistare altri vestiti più nuovi  e più alla moda.

Un consumismo sfrenato le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Ne è un esempio l’impressionante montagna di vestiti che si è accumulata nel deserto di Atacama.

Il viaggio dei vestiti invenduti fino al deserto di Atacama

Il Cile è diventato il polo internazionale dove confluiscono l’abbigliamento invenduto, gli scarti di produzione e i vestiti di seconda mano prodotti in Cina e in Bangladesh.  I vestiti passano da Asia, Europa o Stati Uniti, per arrivare al porto di Iquique in Cile ed essere rivenduti in America Latina. Ciò che non può essere venduto, finisce nel deserto di Atacama dove, oltre alla dune di sabbia, si sono create montagne di vestiti.  Nelle immagini sul web si vedono vestiti di qualsiasi tipo, borse, jeans, e anche molto buste di plastica. Ci sono donne che rovistano tra le montagne di abiti e riempiono carrelli, perché sperano di rivenderli.

 

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