La febbre del car sharing in Italia: cinque buone ragioni per utilizzarlo

Milano è la capitale della mobilità condivisa sulle quattro ruote. In Italia si contano quasi ottomila mezzi di car sharing, nella maggior parte dei casi veicoli elettrici e dunque a impatto zero per l’ambiente

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Addio bollo, spese di carburante, manutenzione e tagliando: meglio un’auto pronta per l’uso al momento. Car sharing? Sì, grazie. Ma soprattutto è l’ambiente a ringraziare per il modello dell’auto condivisa, a noleggio e su prenotazione (da non confondere con il car pooling, ovvero l’uso condiviso di auto private da più persone), un servizio sempre più utilizzato nell’ambito delle politiche urbane di mobilità sostenibile in quanto si parla nella maggior parte dei casi di vetture elettriche, dunque a impatto zero per l’ambiente. Un modello che si ritaglia sempre più spazio, conquistando le nuove generazioni e le città del Nord Italia. Milano, infatti, è la capitale del trasporto condiviso sulle quattro ruote. Il motivo? Una ragione è sicuramente legata al risparmio visto che, secondo il portale Sostatariffe.it, gli italiani spendono intorno ai 1515 euro l’anno per l’auto. Meglio evitare dunque un investimento per le nostre tasche e accollarsi il costo dell’auto per l’utilizzo effettivo che se ne fa.

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Per utilizzare il servizio di car sharing occorre scaricare l’app dell’operatore
ph. NextQuotidiano

 

A livello nazionale, secondo l’ultimo rapporto Mobilità sostenibile patrocinato dal ministero dell’Ambiente, si contano quasi 7700 automobili condivise, ovvero quasi un quarto rispetto al parco macchine circolanti nel Belpaese per un totale di 62 milioni di chilometri percorsi da auto. Car2go (Daimler), Enjoy (Eni), Share’ngo (Cs Group) e DriveNow (Bmw) sono i nomi delle quattro maggiori agenzie di car sharing operanti in Italia. Le città dove sono maggiormente diffuse sono: Milano, Torino, Firenze, Roma, Catania.

Una stazione di car sharing a Milano
ph. AutoMoto

1. Car sharing per rispettare l’ambiente

Le nostre città sono nella morsa dell’inquinamento e dello smog. L’utilizzo di vetture in condivisione riduce drasticamente quello della auto private, magari quelle più datate, che vengono sostituite con modelli più recenti e a basse emissioni di Co2. I servizi di car sharing danno un valido apporto per migliorare la qualità dell’aria e diventano un antidoto contro l’inquinamento atmosferico riducendo la mole di auto obsolete che affollano ancora le nostre strade.

2. Car sharing a misura di portafoglio

La rete del car sharing funziona attraverso piattaforme online per rintracciare e noleggiare auto, pagando effettivamente per l’uso che se ne fa. I prezzi variano dai pochi centesimi al minuto a pacchetti giornalieri fissi, dai 50 euro per 24 ore continuative a circa 150 euro per 48 ore a fronte di un massimale di chilometri disponibili.

3. Car sharing per liberare spazio nelle città

Basta con l’automobile privata che rimane parcheggiata e inutilizzata per circa 23 ore al giorno, occupando diversi metri quadrati di suolo urbano. I veicoli condivisi hanno una maggiore incidenza di utilizzo, fino a 10 viaggi al giorno. E questo indubbiamente consente di liberare lo spazio altrimenti occupato dalle auto ferme nei parcheggi delle nostre città, restituendolo alla collettività.

4. Car sharing per incentivare la tecnologia

L’auto prevede un abbonamento annuo e può essere prenotata on line. Viene prelevata da un apposito parcheggio e i costi variano a seconda del chilometraggio e del tempo trascorso al volante. Ci si può registrare sul sito dell’operatore tramite una carta di credito o prepagata. Servono un indirizzo di posta elettronica e uno smartphone con cui scaricare l’app del servizio sulla quale dovrà essere scansionata la patente di guida. Le tariffe variano da compagnia a compagnia ed esistono anche dei pacchetti in base al chilometraggio.

 5. Car sharing per migliorare la qualità della vita

L’utente del car sharing dà il suo, piccolo, personale contributo per migliorare la qualità di vita urbana,   scegliendo di condividere le quattro ruote con altre persone. È un automobilista consapevole, attento a come   trattare il veicolo, dovendolo appunto condividere con gli altri.

 

®Eco_Design WebMagazine

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