Carola, l’insegnante che ha lasciato il lavoro per ripulire le spiagge d’Europa

L'eco-professoressa di Cagliari si è presa un anno sabatico per recuperare i rifiuti dal Mediterraneo con la sua cagnolina Polly

Carola Farci è un’insegnante di Storia e Italiano in un istituto alberghiero di Cagliari. Ha deciso di prendersi un anno sabbatico per andare a ripulire il Mediterraneo dai rifiuti. 

Carola, insegnante di Italiano e Storia in un istituto alberghiero di Cagliari, 32 anni, e la sua cagnolina, Polly,  sono in viaggio per raccogliere quanti più rifiuti possibile lungo il Mediterraneo. Carola ha deciso di prendersi un anno sabbatico: “Quest’estate sono andata a fare un viaggio a Napoli dove ho affittato una barchetta a remi e nel Golfo di Napoli mi sono accorta che c’era un inquinamento pazzesco. – ha affermato l’insegnante spiegando a a TeleAmbiente le motivazioni della sua scelta – Sono sub e durante le immersioni mi è capitato spesso di trovare delle reti o delle lenze e non sempre sono riuscita a portarle via. Questo ha creato in me veramente tanta frustrazione.  La mattina poi porto Polly a fare una passeggiata in spiaggia. In queste occasioni sono abituata a dare una ripulita alla spiaggia di Cagliari. Ma una ripulita di 20 minuti, mezz’ora, massimo un’ora, il tempo prima che suoni la campanella e devo entrare a scuola. A un certo punto mi sono accorta che avevo un bisogno mio personale di dedicare più tempo alla questione ambientale”.

 

L’eco-professoressa è partita il 17 ottobre da Cagliari, è passata per Napoli, poi Piana di Sorrento, Potenza, Matera, Altamura e Bari. Da lì ha preso il traghetto per arrivare a Patrasso in Grecia e dopo qualche tempo si è spostata in Turchia.


Quando io sono partita da Cagliari mi chiedevo se in dieci mesi o un anno avrei recuperato 1000 Kg di spazzatura. Ovviamente speravo di no. Ma mi sono ritrovata ad averli recuperarti prima di tre mesi”, aggiunge Carola.  In Italia, per l’esempio nella zona a Ovest del Peloponneso, per giorni l’eco-professoressa ha raccolto 30-40 kg di spazzatura ogni giorno.

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Tra i rifiuti ad oggi più raccolti in cima alla classifica c’è il polistirolo: “Mi piacerebbe chiedere che si faccia qualcosa per bandire veramente il polistirolo perché ce n’è una quantità nelle spiagge e riversa in mare che non si può immaginare”. Al secondo posto metterei le bottiglie di plastica e soprattutto i tappi, e in terza posizione le reti, le lenze e i cordami, dunque i materiali della pesca.

“Intanto empiricamente mi sembra che le spiagge esposte a Ovest siano nettamente più sporche di quelle esposte a Est. In Italia devo dire che – sebbene abbia trovato moltissime mascherine, moltissime sigarette e sebbene nella zona di Amalfi abbia trovato uno sporco tremendo – in generale ho trovato una situazione sporca ma non disastrosa. Invece ci sono zone veramente tragiche. Per l’esempio nella zona a Ovest del Peloponneso, per giorni ho raccolto 30-40 kg di spazzatura ogni giorno”.

Carola spiega che non è necessario arrivare a prendersi un anno sabatico per ripulire le spiagge, ma basterebbe dedicare mezz’ora della propria giornata facendo una passeggiata vicino ad un fiume, o una spiaggia, e raccogliere ciò che si trova.

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